i sistemi di chiusura per i fucili si possono dividere in due grandi famiglie: di tipo MAUSER cioè a otturatore girevole scorrevole, e di tipo STEYER solo scorrevole. Tra i più antichi sistemi di chiusura abbiamo il sistema CHASSEPORT che utilizzava un sistema di scorrimento ad ago, un fucile che utilizzava questo sistema è il modello 1866 a cui veniva impiegata una cartuccia che non permetteva la dispersione dei gas. Uno dei fucili più famosi, ideati nel 1898 è il modello 98; che aveva un otturatore di tipo Mauser ,a caricamento fisso, e poteva pure essere caricato a cartucce sciolte direttamente nella camera.
Un altro sistema di chiusura può essere quello brevettato da JACOB SNIDER cioè il sistema di blocco con otturazione esterna. Con l’applicazione del brevetto nacque il fucile per la fanteria MOD 1866, che utilizzava una cartuccia a percussione centrale di tipo boxer.
Questa soluzione venne adottata per trasformare i vecchi fucili ad avancarica in fucili a retrocarica, che poi si ricollegano ai sistemi del XVI secolo. I meccanismi di chiusura presentano una svariata tipologia di congegni in specie al arma usata. TALE CONGEGNO ANCHE SE COMPLICATO RAPPRESENTA SECONDO ME L’IDEA DI ARMA STESSA , DI CUI SENZA QUELLO L’ARMA NON FUNZIONA. RIASSUMENDO: IL SISTEMA DI CHIUSURA NON E’ ALTRO CHE, QUEL SISTEMA CHE PERMETTE DI CHIUDERE LA CULATTA AL MOMENTO DELLO SPARO, E RIAPRIRLA OGNI VOLTA SI CAMERA UNA NUOVA CARTUCCIA