5,56x45mm/223REM

ss109

Il 223 Remigton, che poi sarebbe la versione civile del 5,56×45 deriva dal calibro 222 Remigton(oppure SS109 con palla camiciata da 62 grani). questa cartuccia F.M.J è una cartuccia standard per mitragliatrici leggere; fu progettata dalla Remigton nel 1977 e adottata dalle forze dell’ ordine come munizione NATO nel 1980.certu

La SS109 è la variante belga con palla in acciaio, fu infatti prodotta dalla FN(fabriche national)questa cartuccia fu la seconda cartuccia standard a mio avviso più usata dopo il 7,62×51.

Pubblicato da armiere guns

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5 pensieri riguardo “5,56x45mm/223REM

  1. La cartuccia calibro 5,56×45 nasce nel 1962. E’ una cartuccia ad alta velocità iniziale di piccolo calibro, derivante dal calibro civile .222 Remington, rispetto alla quale ha il bossolo più lungo di circa 2 mm. La nascita di questa munizione, i cui studi iniziano nel 1957, si deve al requisito della U.S.A.F. per un nuovo armamento destinato alle truppe di difesa degli aeroporti militari, fino ad allora armati con la “vecchia” carabina 30 M1 prodotta durante la II° G.M. dalla Winchester. Le munizioni sperimentali proposte dalla Remington furono 2, una con bossolo da 47 mm. di lunghezza, poi commercializzata con il nome di .222 Remington magnum; e una con il bossolo lungo 45 mm., chiamata inizialmente .222 remington Special e successivamente .223 Remington. In ambito militare assumerà la denominazione di 5,56 M193, con un proiettile pesante 55 grani (3,56 grammi) lanciato a 990 m./sec. dalla canna da 20″ (508 mm.) del fucile M16. La cartuccia M193 entra in produzione nel 1964 e dopo un periodo di prove sul campo nella guerra del Vietnam diventa la munizione standard dell’esercito USA. Negli anni ’70 si comincia a postulare la sostituzione delle armi di squadra in calibro 7,62×51 NATO, ossia delle mitragliatrici “polivalenti” oma la MG42/59 , la M60 o la FN-MAG, pesanti di solito intorno ai 12/14 Kg., con armi più leggere in grado di sparare munizioni meno potenti ma che consentano al soldato di trasportare un maggior quantitativo di colpi rispetto alle armi più datate, ma per l’impiego nelle mitragliatrici la M193 risulta non essere adatta: portata e penetrazione di questo proiettile possono andare bene per un fucile d’assalto (anche se con qualche limite) ma non per un’arma d’appoggio che deve poter colpire a distanze di almeno 800/1.000 metri. Dopo un interessante tentativo da parte dell’esercito americano di mettere in campo una nuova munizione da 6 mm. (la 6×45 SAW, Squad Automatic Weapon) si decide di tentare di incrementare le prestazioni della 5,56×45 mediante l’uso di un proiettile di nuova concezione. Va citato il fatto che già negli anni ’70 la tedesca Mauser/IWK aveva creato un proiettile calibro 5,56 pesante 77 grani (5 grammi) con mantellatura in acciaio dolce, che però richiedeva un passo di rigatura più corto di quello delle armi allora esistenti in calibro .223 (che hanno una rigatura a 4 righe che compie un giro ogni 12″, mentre per la munizione tedesca occorreva un passo di 1 giro ogni 8″) Dei diversi prototipi presentati, quello che risulterà il miglior compromesso fra penetrazione, precisione intrinseca e potere invelidante sarà l’SS109 progettato dalla belga FN (Fabrique National des arms de guerre) che verrà adottato prima dagli USA con la denominazione di M855 e poi sostituirà il 7,62 NATO nell’armamento individuale e di squadra delle forze armate della NATO e dei paesi filo occidentali. La SS109 spara un proiettile pesante 4 grammi (62 grani) alla velocità di 940 m./sec. (in canna da 20″) ma che, sopratutto, è costruito in due parti, un penetratore in acciaio decarburato sulla punta (con l’apice piatto) e un corpo in piombo dietro di esso: questo conferisce alla pallottola una maggiore capacità di penetrare i ripari più comuni (legno, alluminio, muratura, o i giubbotti antiproiettile in kevlar) e contemporaneamente ne sposta il baricentro indietro, rendendola instabile quando attraversa il bersaglio (effetto tumbling) inoltre il solco di crimpaggio sulla mantellatura in ottone fa sì che la palla si spezzi in due causando ferite maggiormente invalidanti, mentre alle lunghe distanze si comporta come un proiettile perforante (attraversa un elmetto tedesco in acciaio a 800 metri) inoltre il maggiore peso la rende meno sensibile ai venti laterali e assicura una maggiore precisione e una portata più lunga. La nuova munizione è accreditata di un raggio d’azione utile di circa 1.000 metri (sempre sparata da una canna da 20″) e questo la rende utilizzabile anche sulle mitragliatrici leggere. Negli anni non sono mancate le critiche a questa munizione: per esempio sui mezzi corazzati, sugli elicotteri e sui veicoli si continuano ad installare le “vecchie” mitragliatrici calibro 7,62, e ci sono stati diversi tentativi di sostituire la 5,56 con altri calibri più prestanti (ad esempio cito il 6,8×43 SPC, il .300 Whisper o il .300 AAC Blackout… ) ma finora questa munizione resiste ancora.

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