ARMI BERETTA A CONFRONTO

MODELLO 92FS: Questa pistola semiautomatica, prodotta dalla fabbrica d’armi PIETRO BERETTA di Gardone Val Trompia , che era la versione modificata del modello 92 F ( adottata dagli americani nel 1985 con la denominazione ufficiale di M9). La 92FS ha un funzionamento stabile a chiavistello oscillante(questo sistema era già presente sulla mauser c96 che presenta un terzo componente tra canna -carrello-otturatore ; l’arma quando è chiusa sono solidali; questi due componenti dopo lo sparo, rinculano insieme finché il blocchetto si abbassa liberando il carrello) adotta una sicura automatica al percussore, è dotata di leva abbatticane e sicura manuale posta sul carrello; caricatore a 15 colpi; è camerata per il 9×19; come congegni di puntamento sono tacca e mirino. Prodotta in quattro varianti (FS,S,D,DS) costruita su richiesta del esercito Americano; ebbe un enorme successo a livello mondiale e ancora molto diffusa in vari eserciti tra cui quello italiano, che è tutt’ora in dotazione alle forze dell’ordine.

MODELLO 93R CON RAFFICA A 3 COLPI: Questa pistola automatica prodotta dalla fabbrica d’armi Pietro Beretta negli anni’70; nata per sostituire la vecchia Beretta M951R. L’arma è palesemente derivata dal modello 92; con anche lo stesso funzionamento a blocchetto oscillante ad azione singola con rigatura destrorsa a 6 principi; freno di bocca sulla volata forato a 6 fessure per ridurre il rinculo, tutti i comandi dell’arma sono sul lato sinistro del fusto compresa la sicura, che come nella 92 c’era la possibilità di tenerla in sicura col cane armato in tutta sicurezza; il caricatore è da 20 colpi ma può ospitare caricatori da 15 colpi della 92 l’arma è in calibro 9×19 parabellum con un tiro utile da 50 a massimo 100m.

MODELLO 51: Questa semiautomatica sviluppata da Tullio Marangoni, i primi modelli erano sostanzialmente modelli 38 con la modifica alla catena di scatto; il sistema di chiusura di quest’arma fu adottata dalla pistola Walther P38 cioè il funzionamento a corto rinculo a blocchetto oscillante; questa variante fu messa a punto nella Mauser C96 e poi trovò applicazione nella P38, per poi essere ripresa da Beretta nell’arma in questione. Il modello 51 entrò in produzione nel 1949, per sostituire il vecchio modello beretta 34 di questa pistola fu scelto il sistema Walther perché il sistema Browning non rispecchiava a pieno le caratteristiche volute da Beretta; dopo la prima produzione beretta apportò delle modifiche all’arma tra cui i materiali del telaio in lega leggera e acciaio e lo sgancio del caricatore sulla destra vicino al grilletto(il telaio in ergal fu sostituito nel 1955 dall’acciaio); nel primo lotto la matricola fu riportata su quasi tutte le parti essenziali d’arma tra cui canna, carrello e fusto; poi successivamente nel secondo solo sul fusto. Quest’arma fu venduta in calibro 7,65 anche ai civili, ma fu presto sostituita perché sostituendo la canna poteva sparare in 9x19mm(severamente vietato per arma corta in Italia); e sostituita con il modello 52 che per poco tempo promossa come mod104. Quest’arma fu pure convertita in calibro 22 ma rimase solo un prototipo;uscì di produzione negli anni 80, di questo modello cioè il mod 52 ne esiste pure uno a raffica che è il modello 52R;la versione civile italiana è il modello 952. (le versioni per la polizia italiana avevano un carrello maggiorato).

MODELLO 1915: La Beretta 1915 rilasciata quasi subito all’esercito italiano durante la prima guerra mondiale; è una pistola affidabile e facilmente riproducibile anche in larga scala, fu prodotta in due calibri diversi che sono il 7,65×17 e in 9mm Glinsenti che in pratica è un 9×19 meno aggressivo, ha un funzionamento a massa battente ; dotata di due sicurezze manuali di cui una sul retro del telaio per bloccare il percussore; e l’altra sul lato sinistro per bloccare il grilletto, le dimensioni non sono proprio contenute e il peso c’è. L’arma ha un caricatore a 7 colpi in lamiera d’acciaio, un impugnatura leggermente inclinata rispetto l’asse della canna anche se a colpo d’occhio risulta venire giù dritta; le guancette sono in noce zigrinato, la lunghezza totale dell’arma è di circa 17cm.

MODELLO 34/35:La Beretta M34 è una pistola semiautomatica a chiusura labile che fu il capolavoro di Tulio Marangoni. Riuscì ad unire semplicità ed efficienza costruttiva, fu concepita per le forze di pubblica sicurezza( e adottata dalla marina aeronautica nel 1936 con il suo numero di parti 39, ne furono realizzate 525000 esemplari. Il modello 34 fu l’evoluzione del modello 31, conservando il calibro 7,65(il modello 34 anche in versione calibro 380 A.C.P o 9×17)il calibro 7,65 fu messo in produzione per il mercato civile. Il caricatore ha una capienza di 7 colpi con impugnatura a sperone ripresa dalla 1919( beretta aveva già una semiautomatica camerata per il 9 corto era il modello 32). Le guancette del modello 34 sono in filbak a differenza del modello 31 che era in legno.

PM12:

Il pm12 è una pistola mitragliatrice progettata da Domenico Salza per sostituire il MAB(MOSCHETTO-AUTOMATICO-BERETTA). Nacque nel 1959, e fu distribuito alle forze dell’ordine nel 1961; e fu subito un grande successo l’arma era un gioiello di tecnologia armiera; per certi versi dicono migliore del MP5(SECONDO ME NO PERO’ SON PUNTI DI VISTA). Furono apportate modifiche nel 1970 all’arma(finitura con resine, ridimensionamento di organi di mira, e selettore a 3 posizioni) poi ci fu un ulteriore modifica negli anni 90′ cioè la 3 sicura.

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L’arma ha un funzionamento a chiusura a massa, dispone di un selettore di tiro a tre posizioni(SICURA-SEMIAUTOMATICO-AUTOMATICO) ha un caricatore a 32 colpi e camera la munizione 9×19; ha una cadenza di tiro di 550 colpi al minuto e una velocita alla volata di 380 m/s.

L’arma fu usata dalle brigate rosse per il sequestro e l’uccisione di ALDO-MORO e da essa deriva Ingram 2000.

MODELLO 31: Il modello 31 è un arma a funzionamento a massa battente; camerata per il 7,65x17mm Browning, con caricatore a 8 colpi, molto vantaggioso come calibro soprattutto per controllabilità e maneggevolezza; la pistola era comoda da tenere in mano grazie all’impugnatura sagomata e superficie di appoggio molto ampia per la mano e per le dita a differenza del modello precedente 15/19 che era meno ergonomica e aveva la tacca di mira ricavata dal pieno, invece questa sua evoluzione è a coda di rondine incastrata; entrò in produzione nel 1931 e si può dire che fu un successo come arma sia a livello di mercato civile con 6500 e anche alla marina che fu subito attratta e ne richiese in totale 3300 pezzi.

MODELLO 418: La pistola in questione che è il modello 418, che fu sviluppata partendo dal modello precedente che è il modello 318; iniziarono a produrla nel 1938 e a differenza del precedente modello aveva il telaio più affusolato oltre che piccola e sottile(dovete sapere che tutte le pistole fino alla metà degli anni 30 era contrassegnate con la scritta “BREV1919” evidente sul modello 418, sul carrello). Quest’arma soprannominata “BATMAN” dagli americani; e molto diffusa tra gli ufficiali nella seconda guerra mondiale era a chiusura a massa con caricatore da 8 colpi, con sicura sul fusto per bloccare il grilletto.

Pubblicato da armiere guns

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