Altica: il piccolo coleottero che devasta gli ortaggi
L’Altica (Altica spp.) è un minuscolo coleottero salterino, spesso trascurato, ma capace di causare gravi danni a coltivazioni come cavoli, rucola, ravanelli e bietole. Nonostante le sue dimensioni ridotte (circa 2-3 mm), può compromettere l’intero raccolto. Vediamo come riconoscerla, prevenirla e contrastarla in modo ecologico.
Identikit dell’Altica
- Corpo ovale e brillante, di colore blu-metallico o nero
- Salta rapidamente quando disturbata
- Le larve si nutrono delle radici, mentre gli adulti attaccano le foglie
Piante colpite
- Brassicacee: cavoli, cavolfiori, broccoli, rucola
- Barbabietole, spinaci, bietole
- Ravanelli e senape
- A volte anche piante ornamentali
Danni visibili
- Piccoli buchi tondi sulle foglie, simili a una fitta “griglia”
- Piantine giovani fortemente danneggiate o bloccate nella crescita
- Caduta delle foglie in caso di infestazioni gravi
- Difficoltà nella fotosintesi e produzione rallentata
Come combatterla
1. Pacciamatura
- Coprire il terreno con paglia o teli neri riduce l’accesso degli adulti alle piantine e abbassa l’umidità del suolo, sfavorevole alle larve
2. Reti anti-insetto
- Proteggere l’intero letto di semina con teli sottili impedisce l’arrivo degli adulti
3. Macerati naturali
- Macerato di ortica o di aglio, spruzzato regolarmente, allontana gli adulti grazie all’odore pungente
4. Cenere di legna
- Spolverare le piantine al mattino con cenere fine tiene lontani i coleotteri e asciuga il terreno
5. Coltivazioni miste
- Intercalare colture con erbe aromatiche (menta, basilico, lavanda) può disorientare l’Altica
Prevenzione agronomica
- Evita di coltivare brassicacee nella stessa aiuola per più anni consecutivi (rotazione)
- Mantieni il suolo fertile e ben drenato
- Irriga al mattino per ridurre lo stress idrico nelle piante, che diventano più resistenti
Conclusione
L’Altica è un nemico agile e silenzioso, ma può essere contrastata efficacemente con tecniche ecologiche e preventive. Il segreto è l’osservazione quotidiana e l’azione tempestiva, soprattutto nella fase iniziale delle colture.
Articolo scritto da Armiere, divulgatore entomologico e appassionato di agricoltura naturale. Ogni giorno condivide strategie sostenibili per proteggere orti e giardini dai parassiti più insidiosi.
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