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La zanzara tigre

Zanzara tigre: l’invasore striato che infesta i nostri giardini Negli ultimi anni, la zanzara tigre è diventata una presenza fissa nei nostri cortili, parchi e persino sui balconi. Ma cosa sappiamo davvero di questo piccolo e fastidioso insetto? Dietro il suo aspetto inoffensivo si nasconde un insetto invasivo, resistente e…


Zanzara tigre: l’invasore striato che infesta i nostri giardini

Negli ultimi anni, la zanzara tigre è diventata una presenza fissa nei nostri cortili, parchi e persino sui balconi. Ma cosa sappiamo davvero di questo piccolo e fastidioso insetto? Dietro il suo aspetto inoffensivo si nasconde un insetto invasivo, resistente e potenzialmente pericoloso.


Identikit della zanzara tigre

Nome scientifico: Aedes albopictus
Origine: Asia sud-orientale
Arrivo in Italia: metà anni ‘90, tramite il commercio internazionale di pneumatici usati

Caratteristiche principali:

  • Corpo nero con strisce bianche su zampe e torace
  • Dimensioni: circa 5 mm
  • Vola basso e punge anche di giorno, a differenza delle zanzare comuni

Un comportamento aggressivo e subdolo

La zanzara tigre:

  • È attiva dall’alba al tramonto, specialmente al mattino presto e al tramonto
  • Punge più volte anche attraverso i vestiti leggeri
  • Predilige aree urbane e suburbane, con una particolare attrazione per giardini, sottovasi, tombini e grondaie

Le femmine sono le sole a pungere, poiché necessitano di sangue per sviluppare le uova.


Ciclo vitale: un esempio di adattabilità

Il ciclo si compone di 4 stadi: uovo, larva, pupa, adulto.

  • Le uova vengono deposte vicino a piccole raccolte d’acqua stagnante e resistono anche a lunghi periodi di siccità
  • Le larve si sviluppano in pochi giorni, a seconda della temperatura
  • In condizioni ideali, bastano 5–7 giorni per passare da uovo ad adulto

Questo significa che una semplice ciotola d’acqua dimenticata può diventare un focolaio in pochi giorni.


Rischi per la salute: molto più di un fastidio

Oltre al prurito insistente, Aedes albopictus è in grado di trasmettere malattie virali come:

  • Dengue
  • Chikungunya
  • Zika

In Italia sono stati registrati focolai locali di Chikungunya (Lazio ed Emilia-Romagna) con trasmissione autoctona, evidenziando il rischio concreto anche nel nostro Paese.


Come contrastarla efficacemente

La lotta alla zanzara tigre si basa su prevenzione e controllo ambientale:

  • Eliminare i ristagni d’acqua: sottovasi, secchi, tombini, grondaie o annaffiatoi
  • Usare larvicidi biologici nei pozzetti (es. Bacillus thuringiensis israelensis)
  • Installare zanzariere e indossare abiti chiari e lunghi
  • Applicare repellenti cutanei durante le ore di attività

La disinfestazione chimica ha effetto solo temporaneo e dev’essere accompagnata da misure preventive.


Un problema globale, ma anche locale

Oggi la zanzara tigre è presente in:

  • Tutta l’Italia, isole comprese
  • Gran parte dell’Europa meridionale
  • Americhe, Africa e parte dell’Australia

Si adatta perfettamente agli ambienti urbani e resiste anche a temperature relativamente basse, svernando allo stadio di uovo.


Perché è importante parlarne anche per i manutentori del verde

Chi lavora nei giardini, nei parchi pubblici o nel verde urbano ha un ruolo cruciale:

  • Può individuare focolai larvali nascosti
  • È in prima linea nella gestione di aree critiche
  • Può informare i cittadini sull’importanza della prevenzione

Una collaborazione tra enti pubblici, cittadini e operatori del verde è la chiave per contenere la diffusione.


Conclusione: il nemico numero uno dell’estate

La zanzara tigre non è un insetto qualunque: è una specie invasiva, adattabile e pericolosa, che ha trovato nei nostri ambienti urbani un habitat ideale. Conoscere il suo comportamento e agire con costanza è l’unico modo per ridurne la presenza e limitare i rischi per la salute pubblica.


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