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Ragnetto rosso: il nemico invisibile delle piante ornamentali e da orto

Il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) è uno dei fitofagi più subdoli e diffusi in ambienti caldi e asciutti. Sebbene sia un acaro e non un insetto, è spesso incluso nei principali elenchi dei parassiti da tenere sotto controllo. Le sue dimensioni microscopiche lo rendono difficile da individuare fino a quando…


Il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) è uno dei fitofagi più subdoli e diffusi in ambienti caldi e asciutti. Sebbene sia un acaro e non un insetto, è spesso incluso nei principali elenchi dei parassiti da tenere sotto controllo. Le sue dimensioni microscopiche lo rendono difficile da individuare fino a quando il danno non è evidente.


Identikit del ragnetto rosso

  • Classe: Arachnida
  • Ordine: Acarina
  • Dimensioni: 0,3–0,6 mm
  • Colore: rosso mattone (ma esistono anche forme verdi o giallastre)
  • Caratteristica distintiva: crea ragnatele sottili sul retro delle foglie

I ragnetti rossi si nutrono pungendo le cellule vegetali e aspirandone il contenuto. Questo causa un progressivo ingiallimento e disseccamento delle foglie, con grave perdita di vitalità per la pianta ospite.


Piante colpite

È un acaro polifago: attacca oltre 200 specie vegetali. Tra le più colpite troviamo:

  • Ortaggi: pomodori, fagiolini, zucchine, melanzane, peperoni
  • Piante ornamentali: gerani, rose, crisantemi, petunie
  • Fruttiferi: vite, agrumi, melo, pero
  • Piante da interno: ficus, orchidee, felci

Ciclo biologico e condizioni favorevoli

  • Il ciclo completo può durare una settimana in estate, rallentando con il freddo.
  • Le femmine adulte depongono circa 100 uova nel corso della loro vita.
  • Predilige temperature tra 25–35°C e bassa umidità: ecco perché esplode in serra, su balconi assolati, o durante estati siccitose.

Danni visibili

  • Puntinature gialle o argentate sulle foglie
  • Ingiallimento e caduta precoce
  • Presenza di fili sericei tra fusto e foglie
  • Riduzione della fotosintesi e produzione compromessa

Nei casi più gravi la pianta sembra bruciata, e la crescita si arresta completamente.


Come combattere il ragnetto rosso

1. Prevenzione ambientale

  • Aumentare l’umidità (spruzzature fogliari o nebulizzatori)
  • Evitare eccessi di concime azotato
  • Rimuovere regolarmente foglie secche o infestate

2. Lotta biologica

  • Introduzione di predatori naturali come:
    • Phytoseiulus persimilis: acaro fitoseide specializzato nel cacciare i ragnetti rossi
    • Amblyseius californicus e Amblyseius andersoni
  • Ottimi risultati anche in serra e coltivazioni biologiche

3. Trattamenti naturali

  • Sapone molle potassico: scioglie la cuticola degli acari
  • Olio di neem: interferisce con il ciclo riproduttivo
  • Macerati di equiseto o ortica: rafforzano le difese della pianta

Attenzione: i prodotti fitosanitari chimici agiscono anche sui predatori naturali. Usali solo come ultima risorsa e alterna principi attivi per evitare resistenze.


Strategie integrate

Per ottenere risultati duraturi, è consigliabile un approccio IPM (Integrated Pest Management):

  1. Monitoraggio costante con lente o trappole cromotropiche
  2. Interventi tempestivi ai primi segnali
  3. Uso di predatori + trattamenti naturali
  4. Cura dell’ambiente: irrigazione adeguata, aerazione, rotazioni colturali

Conclusione

Il ragnetto rosso è un avversario insidioso, ma conoscendo il suo ciclo vitale e agendo con costanza, è possibile evitarne la proliferazione e proteggere le piante anche in ambienti stressati. La chiave è la prevenzione unita a trattamenti mirati, possibilmente biologici, che non alterino l’equilibrio del microambiente.


Articolo scritto da Armiere, esperto di entomologia applicata alla manutenzione del verde. Ogni giorno, strategie pratiche per riconoscere, prevenire e combattere i parassiti del giardino, dell’orto e del verde urbano.


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