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Grillo dei cespugli

Tettigoniidae: Le cavallette verdi dal canto notturno I Tettigoniidae sono una famiglia di Ortotteri comunemente conosciuti come cavallette verdi o grilli dei cespugli. Diversi dalle cavallette comuni per aspetto e abitudini, questi insetti sono fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi erbacei e boschivi. Morfologia e riconoscimento I Tettigoniidi si distinguono facilmente…


Tettigoniidae: Le cavallette verdi dal canto notturno

I Tettigoniidae sono una famiglia di Ortotteri comunemente conosciuti come cavallette verdi o grilli dei cespugli. Diversi dalle cavallette comuni per aspetto e abitudini, questi insetti sono fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi erbacei e boschivi.


Morfologia e riconoscimento

I Tettigoniidi si distinguono facilmente per:

  • Antennne lunghissime, spesso più lunghe del corpo
  • Colore prevalentemente verde, utile come mimetismo tra la vegetazione
  • Ali ben sviluppate, talvolta più lunghe dell’addome
  • Corpo snello e zampe posteriori robuste, adattate al salto
  • Nei maschi, è presente un organo stridulante per l’emissione di suoni

Le femmine sono riconoscibili per l’ovopositore a sciabola, usato per deporre le uova nel terreno o nei tessuti vegetali.


Comportamento e suoni

Una delle caratteristiche più affascinanti dei Tettigoniidi è il canto notturno:

  • I maschi producono suoni sfregando le ali tra loro
  • Ogni specie ha un canto specifico, utile per l’identificazione
  • Il canto serve a richiamare le femmine per l’accoppiamento

In estate, nelle sere calde, il loro frinire è parte integrante del paesaggio sonoro rurale e boschivo.


Alimentazione e ruolo ecologico

Diversamente dalle cavallette Acrididi, i Tettigoniidi sono:

  • Onnivori o predatori, si nutrono di piccoli insetti, afidi, bruchi
  • Spesso consumano anche materiale vegetale, ma raramente in modo dannoso

Il loro ruolo è molto utile nel controllo biologico di altri fitofagi. Sono predatori naturali in equilibrio con l’ambiente.


Habitat e distribuzione

I Tettigoniidi si trovano:

  • In prati, cespuglieti, margini boschivi e orti
  • Prediligono ambienti ricchi di vegetazione alta, dove si muovono agilmente
  • Attivi soprattutto di notte o nelle ore più fresche

In Italia sono diffuse molte specie, tra cui Tettigonia viridissima (una delle più grandi), Phaneroptera nana e Barbitistes serricauda.


Ciclo vitale

Il loro ciclo biologico è annuale:

  • Le uova vengono deposte a fine estate, spesso tra i tessuti vegetali
  • Svernano come uova, che schiudono in primavera
  • Le ninfe attraversano vari stadi, crescendo fino all’estate successiva

La loro lentezza nello sviluppo li rende vulnerabili ai tagli precoci dell’erba e alla gestione meccanica aggressiva del verde.


Implicazioni nella manutenzione del verde

I Tettigoniidi non sono insetti dannosi, ma vanno protetti e valorizzati:

  • Favorire prati polifiti e sfalci scalari, per non distruggere le popolazioni
  • Evitare insetticidi generalisti, che colpiscono anche i predatori utili
  • Educare il pubblico alla loro presenza e importanza ecologica

Preservare questi insetti significa mantenere un ecosistema in salute e ridurre la necessità di interventi chimici.


Conclusione

I Tettigoniidi sono molto più di semplici “cavallette verdi”: sono attori silenziosi ma preziosi dei nostri ambienti naturali e semi-naturali. Conoscerli e proteggerli è un passo importante per chi lavora nel verde e per chi ama la biodiversità.


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