Acrididae: Le cavallette comuni e la loro gestione nei prati e negli orti
Gli Acrididae, comunemente noti come cavallette, sono ortotteri fitofagi molto diffusi nei prati, nei campi coltivati e nei giardini. A differenza dei tettigonidi, questi insetti possono diventare dannosi se le loro popolazioni crescono troppo, causando danni a ortaggi, fiori e foraggi. Questo articolo fornisce una guida pratica per riconoscerli, monitorarli e gestirli in modo sostenibile.
Aspetto e caratteristiche principali
Le cavallette della famiglia Acrididae sono riconoscibili per:
- Corpo tozzo e robusto
- Antenne corte, molto più brevi rispetto al corpo
- Zampe posteriori ben sviluppate, adattate al salto
- Ali anteriori coriacee e posteriori membranose
Tra le specie più comuni in Italia troviamo:
- Calliptamus italicus
- Oedaleus decorus
- Aiolopus thalassinus
Habitat e comportamenti
Gli Acrididi prediligono:
- Prati aridi o pascoli intensamente soleggiati
- Campi agricoli, specialmente cereali e foraggi
- Aree incolte, scarpate, margini stradali
Sono attivi durante il giorno, soprattutto nelle ore più calde. I loro movimenti rapidi e la capacità di volare li rendono ben adattati a habitat aperti.
Dieta e impatto sulle piante
Questi ortotteri si nutrono quasi esclusivamente di materiale vegetale:
- Foglie di ortaggi, erbe e piante ornamentali
- Spighe di cereali e legumi
- Fusti e giovani germogli
In condizioni normali, il danno è limitato. Tuttavia, in caso di alte densità, possono defogliare interi appezzamenti in pochi giorni, compromettendo raccolti e ornamentali.
Ciclo biologico
Le cavallette hanno una sola generazione all’anno:
- Depongono le uova nel terreno in autunno, spesso in zone asciutte e soleggiate
- Le neanidi (giovani stadi) compaiono in primavera
- Crescono per stadi successivi fino all’età adulta in estate
- Gli adulti vivono fino all’autunno, ripetendo il ciclo
Metodi di monitoraggio e prevenzione
Un buon monitoraggio aiuta a prevenire danni:
- Osservare la presenza di neanidi a inizio stagione
- Rilevare zone di ovideposizione in terreni asciutti e sabbiosi
- Usare reti entomologiche per campionamenti nei prati
Per ridurre le infestazioni:
- Mantenere la vegetazione rasata nei bordi dei campi
- Interrare il terreno a fine estate, per distruggere le uova
- Favorire l’insediamento di uccelli insettivori e rettili, predatori naturali delle cavallette
Controllo ecologico e buone pratiche
L’uso di insetticidi è sconsigliato nei giardini e nei prati urbani. Meglio adottare soluzioni ecologiche:
- Irrorazioni a base di neem o piretro naturale, mirate e solo in caso di gravi infestazioni
- Trappole a barriera o reti nei piccoli orti
- Colture miste e prati fioriti che favoriscono l’equilibrio tra predatori e fitofagi
Curiosità e aspetti culturali
- Alcune specie come Locusta migratoria possono formare sciami devastanti, ma sono rare in Italia
- Le cavallette sono commestibili in molte culture e utilizzate come fonte proteica alternativa
- Il loro canto, prodotto sfregando le zampe sulle ali, è tipico delle giornate estive
Conclusione
Gli Acrididae sono insetti da osservare con attenzione nei contesti agricoli e urbani. Sebbene utili nel bilancio ecologico, possono diventare dannosi se trascurati. Una gestione preventiva, integrata e rispettosa dell’ambiente consente di mantenere il verde sano senza ricorrere a interventi drastici.
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