Descrizione generale
Contarinia nasturtii è un piccolo dittero appartenente alla famiglia dei Cecidomyiidae, comunemente chiamato moscerino della cecidomia del crescione. È un insetto fitofago che colpisce principalmente le colture di crescione (genere Nasturtium) e altre piante acquatiche o umide.
Morfologia
Gli adulti sono piccoli, di circa 2 mm, con corpo sottile e ali trasparenti. Le larve sono vermiformi, di colore bianco o giallastro, e vivono all’interno delle galle che formano sulle foglie o sui germogli.
Ciclo biologico
Il ciclo vitale di Contarinia nasturtii è strettamente legato alla stagione di crescita del crescione. Le femmine adulte depongono le uova sulle foglie giovani o sulle gemme. Le larve si sviluppano scavando gallerie all’interno dei tessuti vegetali, provocando la formazione di galle gonfie e deformate.
Le larve si nutrono di tessuto vegetale, rallentando la crescita della pianta e riducendone la resa. Dopo lo sviluppo, le larve si impupano nel terreno o in prossimità della pianta, per poi dare origine a una nuova generazione di adulti.
Danni e sintomi
I principali sintomi dell’attacco di Contarinia nasturtii sono:
- Formazione di galle gonfie e deformate su foglie e germogli.
- Rallentamento della crescita delle piante.
- Riduzione della produttività, soprattutto in coltivazioni intensive di crescione.
In casi gravi, l’infestazione può compromettere seriamente la qualità del raccolto.
Metodi di controllo
Per limitare i danni causati da questo moscerino galligeno, si consiglia di:
- Monitorare regolarmente le coltivazioni durante la stagione di crescita.
- Rimuovere e distruggere piante infestate per ridurre la popolazione degli insetti.
- Utilizzare trappole cromotropiche per catturare gli adulti.
- In caso di infestazioni elevate, valutare l’uso di prodotti fitosanitari specifici autorizzati, preferibilmente a basso impatto ambientale.
Importanza agronomica
Contarinia nasturtii è considerato uno dei principali fitofagi del crescione, soprattutto in coltivazioni intensive. La sua presenza può influire negativamente sulla produzione e sulla qualità del prodotto, rendendo necessarie strategie di gestione integrate.
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