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Oulema: coleotteri dannosi per i cereali e come gestirli in agricoltura

Oulema spp.: coleotteri dannosi per i cereali Introduzione I coleotteri del genere Oulema sono fitofagi specializzati nelle coltivazioni di cereali come frumento e orzo. Questi insetti della famiglia Chrysomelidae possono causare danni significativi, riducendo la qualità e la quantità del raccolto. Aspetto e identificazione Gli adulti sono piccoli, lunghi circa…


Oulema spp.: coleotteri dannosi per i cereali


Introduzione

I coleotteri del genere Oulema sono fitofagi specializzati nelle coltivazioni di cereali come frumento e orzo. Questi insetti della famiglia Chrysomelidae possono causare danni significativi, riducendo la qualità e la quantità del raccolto.


Aspetto e identificazione

Gli adulti sono piccoli, lunghi circa 4–6 mm, con elitre rossastre o arancioni e strisce nere longitudinali. Le larve sono di colore giallo-arancione e si sviluppano sulle foglie delle piante ospiti.


Habitat e ciclo biologico

Si trovano prevalentemente nelle aree cerealicole, soprattutto in terreni temperati. Le femmine depongono le uova sulle foglie, da cui emergono larve che si nutrono delle superfici fogliari prima di impuparsi nel terreno.


Alimentazione e danni

Le larve e gli adulti si nutrono delle foglie, creando tipiche perforazioni e riducendo la capacità fotosintetica delle piante. Infestazioni gravi possono compromettere lo sviluppo delle colture, causando perdite di resa.


Ruolo ecologico

Pur essendo parassiti, Oulema sono parte integrante dell’ecosistema agroecosistemico e servono come fonte di cibo per predatori naturali come coccinelle e imenotteri parassitoidi.


Monitoraggio e metodi di controllo

L’uso di trappole cromotropiche e il monitoraggio visivo delle colture aiutano a identificare le infestazioni precocemente. Strategie di gestione integrata includono rotazioni colturali, uso di varietà resistenti e interventi mirati con insetticidi biologici.


Conclusione

I coleotteri Oulema rappresentano una minaccia per le coltivazioni cerealicole, ma con adeguate tecniche di monitoraggio e controllo integrato è possibile limitare i danni in modo sostenibile.


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