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Dioryctria mendacella è un lepidottero della famiglia Pyralidae, appartenente al complesso delle piralidi del genere Dioryctria, che comprende varie specie dannose per conifere e abeti. Sebbene meno conosciuta rispetto a D. abietella o D. sylvestrella, questa specie è presente in diverse aree d’Europa, dove può arrecare danni alle piante legnose, specialmente in ambito forestale e vivaistico.
Identificazione
Gli adulti hanno un’apertura alare compresa tra 25 e 30 mm. Le ali anteriori presentano una colorazione di fondo grigio-brunastra, con disegni chiari a zig-zag tipici del genere Dioryctria, sebbene leggermente più sfumati e meno marcati rispetto ad altre specie simili.
Le larve, lunghe fino a 22 mm, sono di colore rosato con capo scuro e presentano il tipico aspetto cilindrico delle larve piralidiche. Sono difficili da distinguere morfologicamente da quelle di altre specie del genere senza l’ausilio di analisi specifiche.
Distribuzione
È una specie presente in Europa meridionale e centrale, segnalata in Paesi come:
- Italia
- Spagna
- Francia
- Grecia
- Svizzera
La sua presenza è legata soprattutto agli ambienti montani e collinari dove crescono conifere autoctone o coltivate.
Ciclo biologico
D. mendacella è univoltina (una generazione all’anno), con sfarfallamento degli adulti tra giugno e agosto, a seconda delle condizioni climatiche. Le uova vengono deposte nei pressi dei coni, dei giovani rametti o nelle fessure della corteccia.
Dopo la schiusa, le larve iniziano a nutrirsi internamente nei coni oppure scavano gallerie nei giovani tessuti della corteccia e dei rami, dove rimangono protette. A fine estate, le larve si preparano per lo svernamento all’interno di piccole cavità scavate nel legno o sotto la corteccia. La crisalidazione avviene in primavera.
Piante ospiti
Questa specie è legata principalmente alle conifere, tra cui:
- Abete bianco (Abies alba)
- Abete rosso (Picea abies)
- Pino silvestre (Pinus sylvestris)
- Pino nero (Pinus nigra)
Occasionalmente può colpire anche larici e altre conifere ornamentali o da produzione.
Danni provocati
I danni di Dioryctria mendacella si verificano a carico di:
- Coni: le larve possono svuotarli, compromettendo la produzione di semi.
- Giovani rami e germogli: le gallerie interne causano appassimenti e deformazioni.
- Fusto e corteccia: in caso di forte infestazione, possono formarsi colature di resina e lesioni visibili, simili a cancri.
- In vivaio, possono essere danneggiate anche piantine giovani, compromettendo la crescita e la forma.
Monitoraggio e controllo
Monitoraggio
Si esegue tramite trappole a feromoni sessuali, specifiche per il genere Dioryctria. Tuttavia, a causa della somiglianza tra le specie, è spesso necessario l’esame morfologico o genetico per un’identificazione certa.
Controllo
Prevenzione
- Potature invernali: eliminare rami infestati o deformati, che possono contenere larve svernanti.
- Pulizia dei coni caduti: nei vivai o nelle coltivazioni da seme, la rimozione dei coni può limitare la popolazione.
Controllo biologico
- Sono stati segnalati parassitoidi naturali appartenenti a Braconidi e Icneumonidi, efficaci nella regolazione delle popolazioni larvali.
Controllo chimico
- È indicato solo in situazioni localizzate o su alberi ornamentali di pregio, con trattamenti da eseguire durante la fase di schiusura delle uova o inizio attività larvale.
- Si consiglia l’utilizzo di prodotti sistemici o regolatori di crescita, sempre nel rispetto della normativa vigente.
Importanza fitosanitaria
Sebbene D. mendacella sia meno diffusa e meno studiata rispetto ad altre specie del genere, rappresenta un potenziale rischio, in particolare:
- Nei vivai forestali, dove può compromettere giovani piantine.
- Nella produzione di semi, danneggiando i coni di abete e pino.
- In ambito ornamentale, per l’estetica e la salute di conifere da giardino.
Conclusione
Dioryctria mendacella è una specie da non sottovalutare: discreta, poco appariscente ma capace di causare danni diretti a coni, rami e tessuti legnosi delle conifere. Un corretto monitoraggio unito a strategie di difesa integrata può aiutare a contenere le popolazioni larvali e prevenire danni più gravi, specialmente in ambiti controllati come vivai e aree verdi urbane.
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