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Scarabeo collo largo (Carabus auronitens): guida completa a un prezioso predatore del suolo

🪲🪲🪲 Introduzione: un alleato sottovalutato Lo scarabeo collo largo, noto anche con il nome scientifico Carabus auronitens, è un coleottero appartenente alla famiglia dei Carabidi. Si tratta di un insetto terrestre notturno, brillante e possente, spesso ignorato o confuso con altri carabidi simili. In realtà, svolge un ruolo fondamentale negli…


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Introduzione: un alleato sottovalutato

Lo scarabeo collo largo, noto anche con il nome scientifico Carabus auronitens, è un coleottero appartenente alla famiglia dei Carabidi. Si tratta di un insetto terrestre notturno, brillante e possente, spesso ignorato o confuso con altri carabidi simili. In realtà, svolge un ruolo fondamentale negli equilibri ecologici dei prati, dei boschi e persino dei giardini urbani, dove può diventare un prezioso alleato nella lotta biologica contro molti parassiti del terreno.

In questo articolo approfondiremo tutto ciò che c’è da sapere su questa specie: identificazione, habitat, comportamento, dieta, ciclo vitale, minacce, importanza ecologica e strategie per favorirne la presenza nei contesti di verde urbano, agricolo e naturale.


Aspetto morfologico: come riconoscerlo

Lo scarabeo collo largo è facilmente riconoscibile per il suo pronoto vistosamente allargato, che lo distingue da molti altri carabidi. Ecco le principali caratteristiche morfologiche:

  • Lunghezza: tra 20 e 30 mm.
  • Colorazione: il corpo è generalmente nero con riflessi metallici, ma le elitre possono variare dal verde smeraldo al bronzo, con venature dorate. Il pronoto è spesso rosso rame brillante, da cui deriva il nome “auronitens” (cioè “lucente come l’oro”).
  • Elytre: scanalate, con striature ben visibili.
  • Antenne: lunghe, segmentate, nere.
  • Zampe: robuste e adatte alla corsa.

Il pronoto è talmente largo da sembrare un “collo corazzato”, ed è proprio questo il tratto distintivo rispetto ad altri Carabus.


Distribuzione e habitat: dove vive

Il Carabus auronitens è diffuso in gran parte dell’Europa centrale e occidentale. In Italia è presente soprattutto nell’arco alpino e prealpino, ma si può incontrare anche in Appennino e in alcune zone collinari ricche di umidità.

Habitat preferiti:

  • Boschi freschi e umidi, sia di latifoglie che di conifere.
  • Prati montani, soprattutto al margine di zone boschive.
  • Giardini naturali e orti con lettiera e suolo non compattato.
  • Fasce ripariali, ricche di vegetazione erbacea e detrito organico.

Essendo un animale terricolo, evita le zone troppo asciutte, cementificate o frequentemente disturbate.


Comportamento e attività

Il Carabus auronitens è un insetto notturno. Di giorno si rifugia sotto pietre, tronchi, foglie morte o nella lettiera forestale. Appena cala il sole, inizia a muoversi alla ricerca di prede. È dotato di zampe robuste e corre veloce, ma non vola.

Caratteristiche comportamentali:

  • Territoriale: difende il proprio territorio di caccia da altri carabidi.
  • Solitario: non forma colonie né gruppi.
  • Attivo soprattutto tra primavera e inizio autunno.
  • Sensibile all’umidità: ama gli ambienti freschi e ombrosi.

La sua presenza in un ecosistema è indice di buona qualità del suolo e dell’ambiente.


Dieta: un predatore vorace e utile

Lo scarabeo collo largo è un carnivoro generalista, che si nutre di molti invertebrati dannosi per le colture e per le piante ornamentali. La sua dieta varia a seconda della disponibilità di prede, ma mostra preferenze chiare.

Prede abituali:

  • Larve di insetti terricoli (come oziorrinchi, nottue, tipule).
  • Chiocciole e limacce, anche di grandi dimensioni.
  • Bruchi, anche quelli interrati.
  • Insetti adulti più piccoli.
  • Uova di parassiti del terreno.

Il Carabus auronitens utilizza le sue forti mandibole per frantumare il guscio delle chiocciole, attività fondamentale per contenere le popolazioni di gasteropodi in ambienti umidi.


Ciclo vitale: dalla larva al predatore adulto

Il ciclo biologico del Carabus auronitens è relativamente lungo per un insetto, con un periodo larvale che può durare diversi mesi. Il suo sviluppo è strettamente legato alle condizioni del suolo.

Fasi principali:

  1. Deposizione delle uova: in primavera, nel suolo umido.
  2. Larva: carnivora, si nutre di prede nel terreno. Ha un corpo allungato e segmentato, simile a un millepiedi.
  3. Pupa: forma intermedia durante la metamorfosi.
  4. Adulto: emerge generalmente in estate.

L’adulto può vivere fino a due anni, svernando sotto terra per tornare attivo in primavera.


Ruolo ecologico e benefici per il verde

Questo scarabeo è un vero predatore naturale, in grado di contenere molte popolazioni di fitofagi terricoli senza l’uso di pesticidi. Favorirne la presenza nei giardini, nei parchi e negli orti può ridurre la pressione parassitaria su colture e piante ornamentali.

Benefici concreti:

  • Controllo naturale delle lumache.
  • Riduzione delle larve di oziorrinco e nottue.
  • Indicatori di suolo sano e biodiversità.
  • Miglioramento dell’equilibrio ecologico del microhabitat.

Nell’ambito della gestione del verde urbano e agricolo, è consigliabile adottare pratiche che ne favoriscano la conservazione.


Come favorire la presenza dello scarabeo collo largo

Per attirare e mantenere le popolazioni di Carabus auronitens, è fondamentale creare un ambiente favorevole. Ecco alcune buone pratiche:

1. Evitare l’uso di insetticidi

Molte sostanze chimiche ad ampio spettro uccidono anche i predatori utili.

2. Lasciare zone di rifugio

Cumuli di foglie, legna, pietre o muretti a secco offrono riparo diurno e invernale.

3. Mantenere l’umidità del suolo

Utilizzare pacciamature naturali e irrigazione mirata per evitare suoli troppo aridi.

4. Preservare la lettiera forestale nei parchi

Non raccogliere completamente le foglie cadute nei boschetti urbani.

5. Evitare la compattazione del terreno

Utilizzare tecniche di gestione sostenibile del suolo nei giardini e negli orti.


Minacce e conservazione

Lo scarabeo collo largo è ancora relativamente comune, ma in molte zone è in declino per via dell’antropizzazione, dell’agricoltura intensiva e della perdita di habitat.

Principali minacce:

  • Uso intensivo di pesticidi e diserbanti.
  • Urbanizzazione e perdita di aree verdi.
  • Compattazione del suolo da mezzi pesanti.
  • Scomparsa delle siepi e degli elementi naturali del paesaggio.

In alcune regioni europee è già specie protetta, e inserita in programmi di monitoraggio entomologico.


Differenze con altri carabidi simili

Esistono diversi Carabus che possono essere confusi con il collo largo, ma vi sono dettagli utili per distinguerli. Specie Carattere distintivo Carabus auratus Colore più verde, senza pronoto ramato Carabus nemoralis Colore più uniforme, pronoto meno largo Carabus coriaceus Molto più grande, completamente nero e opaco

Con un po’ di esperienza sul campo, il Carabus auronitens diventa facilmente riconoscibile anche per un occhio non esperto.


Conclusione: un gioiello del suolo da proteggere

Lo scarabeo collo largo non è solo uno spettacolo per gli occhi grazie alla sua livrea brillante, ma anche un prezioso custode dell’equilibrio ecologico dei suoli. Difendere questa specie significa migliorare la salute del verde pubblico e privato, contenere in modo naturale molte specie dannose e promuovere una visione più sostenibile della gestione ambientale.

In un mondo sempre più segnato dalla crisi climatica e dalla perdita di biodiversità, anche i piccoli predatori notturni come il Carabus auronitens possono fare la differenza — a patto di saperli conoscere, rispettare e proteggere.


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