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Rhopalosiphum padi: The Bird Cherry–Oat Aphid Threatening Crops Across Europe

Introduzione
Introduction
Il Rhopalosiphum padi, comunemente noto come afide del grano o afide del ciliegio selvatico, è uno degli insetti fitofagi più diffusi e problematici nell’agricoltura europea. Questo piccolo afide è temuto non tanto per i danni diretti che causa alle piante ospiti, quanto per la sua capacità di trasmettere virus devastanti come il virus dell’ingiallimento nanizzante dell’orzo (BYDV).
Rhopalosiphum padi, commonly known as the bird cherry–oat aphid, is one of the most widespread and troublesome phytophagous insects in European agriculture. This small aphid is feared not so much for its direct damage to host plants, but for its ability to transmit devastating viruses such as the Barley Yellow Dwarf Virus (BYDV).
Descrizione morfologica e biologia
Morphological Description and Biology
Gli adulti apteri di R. padi sono lunghi circa 1,8–2,3 mm, di colore verde scuro o marrone-olivastro, con sifoni neri ben evidenti. Le forme alate compaiono durante i voli migratori e presentano una caratteristica macchia scura sull’addome. La specie alterna due piante ospiti principali: il ciliegio selvatico (Prunus padus) in primavera e autunno, e le graminacee (come frumento, avena, orzo e mais) durante l’estate.
Apterous adults of R. padi are about 1.8–2.3 mm long, dark green to olive-brown, with clearly visible black siphunculi. Winged forms appear during migratory flights and have a distinctive dark spot on the abdomen. The species alternates between two main host plants: bird cherry (Prunus padus) in spring and autumn, and cereals (such as wheat, oat, barley, and maize) during summer.
Ciclo biologico e dinamica delle popolazioni
Life Cycle and Population Dynamics
R. padi è un afide olociclico, con un ciclo annuale che prevede una generazione anfigonica su Prunus padus, seguita da numerose generazioni partenogenetiche sulle graminacee. A seconda delle condizioni climatiche, può completare da 10 a 15 generazioni l’anno. L’inizio della colonizzazione nei cereali avviene in primavera, con popolazioni che raggiungono il picco in estate o inizio autunno.
R. padi is a holocyclic aphid, with an annual cycle involving a sexual generation on Prunus padus, followed by multiple parthenogenetic generations on grasses. Depending on climatic conditions, it may complete 10 to 15 generations per year. Colonization of cereals begins in spring, with populations peaking in summer or early autumn.
Piante ospiti principali e preferenze alimentari
Main Host Plants and Feeding Preferences
Le principali piante ospiti estive includono frumento (Triticum aestivum), avena (Avena sativa), orzo (Hordeum vulgare) e mais (Zea mays). Tuttavia, l’afide è altamente polifago e può insediarsi anche su molte graminacee spontanee. La sua preferenza varia in base allo stadio fenologico della pianta e alla temperatura ambientale.
Main summer host plants include wheat (Triticum aestivum), oat (Avena sativa), barley (Hordeum vulgare), and maize (Zea mays). However, the aphid is highly polyphagous and may also settle on many wild grasses. Its preference varies depending on the plant’s phenological stage and ambient temperature.
Danni diretti e indiretti
Direct and Indirect Damage
I danni diretti derivano dalla suzione della linfa, che indebolisce la pianta, provoca arricciamenti fogliari e rallenta la crescita. Tuttavia, i danni più gravi sono indiretti: R. padi è un vettore primario del BYDV, un virus che provoca clorosi, nanismo e forti cali produttivi nei cereali.
Direct damage is caused by sap sucking, which weakens the plant, causes leaf curling, and slows growth. However, the most serious harm is indirect: R. padi is a major vector of BYDV, a virus causing chlorosis, stunting, and significant yield losses in cereals.
Interazioni con il virus dell’ingiallimento nanizzante dell’orzo (BYDV)
Interaction with Barley Yellow Dwarf Virus (BYDV)
Il BYDV è uno dei virus più pericolosi per i cereali. R. padi lo trasmette in modo persistente: una volta acquisito, lo conserva per tutta la vita. L’infezione precoce, soprattutto nel frumento tenero seminato in autunno, può ridurre la produzione anche del 50%.
BYDV is one of the most dangerous viruses for cereals. R. padi transmits it persistently: once acquired, it retains it for life. Early infection, especially in autumn-sown wheat, can reduce yield by up to 50%.
Fattori climatici e sviluppo delle infestazioni
Climatic Factors and Infestation Development
Temperature miti invernali e primaverili favoriscono la sopravvivenza degli afidi e anticipano l’inizio delle infestazioni. Estati calde e secche tendono a ridurne l’impatto, mentre autunni lunghi e miti permettono la diffusione tardiva del BYDV. La presenza di piante spontanee tra un ciclo colturale e l’altro facilita la persistenza delle colonie.
Mild winter and spring temperatures favor aphid survival and anticipate infestation onset. Hot, dry summers tend to reduce their impact, while long, mild autumns enable late BYDV spread. The presence of wild grasses between crop cycles facilitates colony persistence.
Strategie di monitoraggio e soglie d’intervento
Monitoring Strategies and Intervention Thresholds
Il monitoraggio si effettua con trappole gialle cromotropiche, ispezioni visive e conteggi diretti sugli steli. Le soglie economiche variano in base alla fase della coltura e al rischio virus. In frumento, una soglia indicativa è di 10–20 afidi per pianta nelle fasi iniziali. È importante anche monitorare la presenza dei primi vettori nei campi.
Monitoring is carried out using yellow chromotropic traps, visual inspections, and direct counts on stems. Economic thresholds vary depending on crop stage and virus risk. In wheat, an indicative threshold is 10–20 aphids per plant during early growth. It’s also important to monitor early vector presence in the fields.
Metodi di controllo agronomico
Agronomic Control Methods
La semina ritardata del frumento, specialmente in aree a rischio virus, può ridurre l’esposizione ai vettori. La gestione delle graminacee spontanee lungo i bordi dei campi e la rotazione colturale contribuiscono a ridurre le popolazioni svernanti. È utile anche scegliere varietà tolleranti o precoci.
Delayed wheat sowing, especially in virus-risk areas, can reduce exposure to vectors. Managing wild grasses along field margins and crop rotation help lower overwintering populations. Using tolerant or early-maturing varieties is also beneficial.
Controllo biologico e nemici naturali
Biological Control and Natural Enemies
Coccinelle, sirfidi, crisopidi e parassitoidi come Aphidius colemani o Praon volucre sono nemici naturali efficaci. L’uso di siepi, fioriture e bordure favorevoli agli insetti utili può aumentare la biodiversità e contenere le infestazioni in modo naturale.
Ladybugs, hoverflies, lacewings, and parasitoids like Aphidius colemani or Praon volucre are effective natural enemies. Using hedgerows, flowering strips, and margins that support beneficial insects can increase biodiversity and help naturally contain infestations.
Controllo chimico: quando e come intervenire
Chemical Control: When and How to Intervene
Il trattamento insetticida va riservato ai casi in cui le soglie siano superate e la presenza del virus confermata o molto probabile. Gli insetticidi sistemici a base di piretroidi o neonicotinoidi (laddove ammessi) hanno buona efficacia, ma vanno usati con moderazione per evitare resistenze e danni agli impollinatori.
Insecticidal treatment should be limited to cases where thresholds are exceeded and virus presence is confirmed or highly likely. Systemic insecticides based on pyrethroids or neonicotinoids (where allowed) are effective, but should be used sparingly to avoid resistance and harm to pollinators.
Prospettive future e adattamento ai cambiamenti climatici
Future Outlook and Adaptation to Climate Change
Il cambiamento climatico sta modificando i cicli di vita degli afidi, anticipando i voli primaverili e prolungando l’attività autunnale. È probabile che il R. padi aumenti la propria incidenza nei prossimi anni. La ricerca si sta concentrando su modelli predittivi e nuove varietà resistenti, oltre che su tecniche di agricoltura rigenerativa.
Climate change is altering aphid life cycles, bringing forward spring flights and prolonging autumn activity. R. padi is likely to increase in prevalence in coming years. Research is focusing on predictive models and new resistant varieties, as well as regenerative agriculture techniques.
Conclusioni
Conclusion
Il Rhopalosiphum padi rappresenta un nemico silenzioso ma insidioso per i cereali europei. La sua gestione richiede un approccio integrato che combini monitoraggio, prevenzione, controllo naturale e interventi chimici mirati. Solo attraverso una visione agronomica sistemica è possibile contenere i danni e tutelare la produttività agricola.
Rhopalosiphum padi is a silent yet insidious enemy for European cereals. Its management requires an integrated approach that combines monitoring, prevention, natural control, and targeted chemical interventions. Only through a systemic agronomic vision can we limit damage and protect agricultural productivity.
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