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Classificazione scientifica
- Ordine: Orthoptera
- Famiglia: Acrididae
- Sottofamiglia: Gomphocerinae
- Genere: Docciostaurus
- Specie: Docciostaurus maroccanus (Thunberg, 1815)
Descrizione
Docciostaurus maroccanus, noto come cavalletta marocchina, è un ortottero fitofago di dimensioni medio-grandi, noto per le sue improvvise esplosioni demografiche che possono causare gravi danni all’agricoltura e agli ecosistemi.
- Adulto: lungo 20–35 mm, di colore bruno-grigiastro con macchie scure.
- Ali: trasparenti, sviluppate nei soggetti gregarî, ridotte nei solitarî.
- Zampe posteriori: robuste, adattate al salto.
- Differenza sessi: i maschi sono più piccoli delle femmine.
Distribuzione
Specie originaria del Nord Africa, D. maroccanus è oggi presente in:
- Italia meridionale e insulare (Sardegna, Sicilia, Basilicata)
- Spagna, Portogallo
- Maghreb
- Medio Oriente
- Asia centrale
La sua presenza è legata a climi caldi e secchi, con terreni aperti e pascoli degradati.
Ciclo biologico
Univoltino (una generazione all’anno):
- Primavera: schiusa delle uova
- Estate: sviluppo di neanidi e formazione degli adulti
- Autunno: deposizione delle uova nel terreno (30–100 uova per femmina)
Condizioni favorevoli (aridità, scarsità di predatori, vegetazione bassa) innescano la fase gregaria, con individui che migrano e si aggregano in sciami.
Danni e impatto
La cavalletta marocchina è considerata un insetto dannoso ad alta priorità fitosanitaria, capace di:
- Distruggere colture erbacee (cereali, ortaggi, foraggere)
- Compromettere pascoli e la rigenerazione naturale di piante autoctone
- Favorire processi di desertificazione, specialmente in aree già fragili
Durante gli anni di massima densità, si osservano sciami migratori che divorano ogni vegetazione disponibile, provocando perdite economiche importanti.
Controllo e prevenzione
Monitoraggio
- Trappole a feromoni e rilievi visivi nei campi a rischio
- Sorveglianza nei pascoli abbandonati o sovrasfruttati
Tecniche di controllo
- Lavorazioni del terreno: rompono i siti di ovodeposizione
- Trattamenti insetticidi localizzati (fase giovanile)
- Controllo biologico: introduzione di nematodi, funghi entomopatogeni
- Gestione ambientale:
- Rimozione delle erbe infestanti
- Mantenimento del pascolo con carico animale adeguato
Specie simili
Può essere confuso con:
- Calliptamus italicus (cavalletta italica)
- Oedaleus decorus
Ma D. maroccanus si distingue per la capacità gregaria e la maggiore propensione a formare sciami devastanti.
Curiosità entomologiche
- È una delle poche cavallette europee con comportamento simile alle locuste africane.
- Le sue esplosioni numeriche sono spesso precedute da lunghi periodi di siccità, seguiti da brevi piogge.
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Fonti consigliate
- EPPO Global Database
- FAO Locust Watch
- Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
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