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Docciostaurus maroccanus: la cavalletta marocchina che devasta colture e pascoli

😶‍🌫️😶‍🌫️ Classificazione scientifica Descrizione Docciostaurus maroccanus, noto come cavalletta marocchina, è un ortottero fitofago di dimensioni medio-grandi, noto per le sue improvvise esplosioni demografiche che possono causare gravi danni all’agricoltura e agli ecosistemi. Distribuzione Specie originaria del Nord Africa, D. maroccanus è oggi presente in: La sua presenza è legata…


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Classificazione scientifica

  • Ordine: Orthoptera
  • Famiglia: Acrididae
  • Sottofamiglia: Gomphocerinae
  • Genere: Docciostaurus
  • Specie: Docciostaurus maroccanus (Thunberg, 1815)

Descrizione

Docciostaurus maroccanus, noto come cavalletta marocchina, è un ortottero fitofago di dimensioni medio-grandi, noto per le sue improvvise esplosioni demografiche che possono causare gravi danni all’agricoltura e agli ecosistemi.

  • Adulto: lungo 20–35 mm, di colore bruno-grigiastro con macchie scure.
  • Ali: trasparenti, sviluppate nei soggetti gregarî, ridotte nei solitarî.
  • Zampe posteriori: robuste, adattate al salto.
  • Differenza sessi: i maschi sono più piccoli delle femmine.

Distribuzione

Specie originaria del Nord Africa, D. maroccanus è oggi presente in:

  • Italia meridionale e insulare (Sardegna, Sicilia, Basilicata)
  • Spagna, Portogallo
  • Maghreb
  • Medio Oriente
  • Asia centrale

La sua presenza è legata a climi caldi e secchi, con terreni aperti e pascoli degradati.


Ciclo biologico

Univoltino (una generazione all’anno):

  • Primavera: schiusa delle uova
  • Estate: sviluppo di neanidi e formazione degli adulti
  • Autunno: deposizione delle uova nel terreno (30–100 uova per femmina)

Condizioni favorevoli (aridità, scarsità di predatori, vegetazione bassa) innescano la fase gregaria, con individui che migrano e si aggregano in sciami.


Danni e impatto

La cavalletta marocchina è considerata un insetto dannoso ad alta priorità fitosanitaria, capace di:

  • Distruggere colture erbacee (cereali, ortaggi, foraggere)
  • Compromettere pascoli e la rigenerazione naturale di piante autoctone
  • Favorire processi di desertificazione, specialmente in aree già fragili

Durante gli anni di massima densità, si osservano sciami migratori che divorano ogni vegetazione disponibile, provocando perdite economiche importanti.


Controllo e prevenzione

Monitoraggio

  • Trappole a feromoni e rilievi visivi nei campi a rischio
  • Sorveglianza nei pascoli abbandonati o sovrasfruttati

Tecniche di controllo

  1. Lavorazioni del terreno: rompono i siti di ovodeposizione
  2. Trattamenti insetticidi localizzati (fase giovanile)
  3. Controllo biologico: introduzione di nematodi, funghi entomopatogeni
  4. Gestione ambientale:
    • Rimozione delle erbe infestanti
    • Mantenimento del pascolo con carico animale adeguato

Specie simili

Può essere confuso con:

  • Calliptamus italicus (cavalletta italica)
  • Oedaleus decorus

Ma D. maroccanus si distingue per la capacità gregaria e la maggiore propensione a formare sciami devastanti.


Curiosità entomologiche

  • È una delle poche cavallette europee con comportamento simile alle locuste africane.
  • Le sue esplosioni numeriche sono spesso precedute da lunghi periodi di siccità, seguiti da brevi piogge.

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Fonti consigliate

  • EPPO Global Database
  • FAO Locust Watch
  • Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

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