TUTTO SUGLI ESPLOSIVI

Gli esplosivi sono miscele oppure composizioni chimiche definiti combustibili che godono di particolari proprietà.  Si distinguono nelle usuali sostanze combustibili , per il fatto che essi contengono legata nella loro molecola che e anche la sostanza comburente, l ossigeno che può essere in eccesso come nelle sostanze a base di nitroglicerina e in difetto come quelle a base di nitrocellulosa. il lavoro compiuto dal esplosivo può essere calcolato dalle sue caratteristiche chimico fisiche, le azioni fondamentali del esplosivo sono: azione di spinta e di urto; la prima dipende dalla massa gassosa e l altra dipende dalla velocità di esplosione. l esplosione è un fenomeno di trasformazione chimico fisico che arriva in un tempo rapidissimo accompagnata da uno sviluppo di energia e di sviluppo dei gas. il sistema del esplosivo si divide in due una e definita da una sola specie chimica  e si chiama omogenea e da più sostanze chimiche viene detta eterogenea. in sostanza gli esplosivi sono  sostanze ad alto contenuto energetico che attraverso l esplosione si trasformano in sostanze stabili a contenuto inferiore di energia . il procedimento si propaga per conduttività termica iniziando dalla superficie interna procedendo verso l esterno è detta deflagrazione invece le miscele e le combinazioni di sostanze può assumere un regime di detonazione. l esplosione può essere data anche delle cariche divise in due gruppi: cubiche o allungate la prima in cui l esplosivo è disposto in modo ammassato e più o meno globulare, il secondo e la carica in cui l esplosivo è disposto in maniera che la lunghezza della carica sia almeno 4 volte la sua sezione minore come ad esempio un foro nella roccia , ma le cariche a sua volta possono essere distinte in interne o esterne. la prima messa al interno come ad esempio la roccia ed esterna appoggiata sul corpo da demolire. Le dinamiti sono esplosivi a base di nitroglicerina( nel senso che la nitroglicerina prevale sugli altri componenti). Queste dinamiti possono avere diverse basi tra cui la nitroglicerina chiamata base esplosiva unita ad altre sostanze ossidanti; una volta che invecchiano soprattutto la dinamite trasuda nitroglicerina che a contatto con l’aria cristallizza, diventando molto sensibile all’urto e dopo averle rimosse l’esplosivo va distrutto perchè troppo instabile. Il fenomeno esplosivo può avvenire in due fasi cioè per deflagrazione quindi a velocità subsonica e abbiamo 3 fasi ben distinte: l’accensione( definita anche come parte innescante); la fase in cui si incendia( ma solo esternamente); in fine la combustione che avviene in modo progressivo dall’interno all’esterno. In fine abbiamo la detonazione che un fenomeno supersonico che avviene in millesimi di secondo; quindi poi sommando l’onda di pressione con quella retrograda data in precedenza dalla deflagrazione abbiamo l’onda d’urto. L’ossigeno in un esplosione è fondamentale, infatti in un esplosione possiamo avere un bilancio di ossigeno negativo(quando lo assorbe), positivo (quando viene rilasciato).

Si definiscono esplosivi quelle sostanze o miscele di sostanze capaci di un azione diretta( ricordo che lo sparo è un azione indiretta); di trasformazioni chimico fisiche sprigionando pressioni e temperature molto elevate.

POSSIAMO DIVIDERE QUESTA REAZIONE IN 3 FASI:

LA COMBUSTIONE: La combustione è definita come una reazione chimica che comporta l’ossidazione di un combustibile da parte di un comburente; ok giustissimo ma io parlo di armi da fuoco quindi possiamo parlare di combustione all’inizio di un processo di sparo quando il percussore picchia sul innesco, questo grazie una piccola detonazione(combustione supersonica) incendia la polvere; ma soffermiamoci sul termine deflagrazione che in se è una combustione o più precisamente combustione subsonica caratterizzata dalla diminuzione di densità e anche molto influenzata dagli agenti esterni; per fare un paragone con la detonazione che a differenza della combustione subsonica non è influenzata dall’ambiente circostante ed è anche un processo molto più veloce cosi detto effetto dirompente, anche questo si ha al momento dello sparo prima di avere una vera e propria deflagrazione che anche lei può essere suddivisa in fasi che sono 3, cioè la fase pirostatica quella pirodinamica ed in fine l’espansione.

DEFLAGRAZIONE: reazione chimica che a differenza della detonazione è molto più lenta; infatti l’esempio più classico è l’atto di sparo.

DETONAZIONE: abbiamo invece una detonazione quando la reazione chimico fisica che viaggia a centinaia di migliaia di metri al secondo senza l’influenza del del posto in cui è.

Pubblicato da armiere guns

un articolo al giorno su armi e funzionamento.....

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